mercoledì 27 novembre 2013

La cucina delle Marche, le ricette tra tradizione e innovazione


Entroterra, zona costiera, regioni confinanti (Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Toscana): sono le varie anime della cucina delle Marche che confluiscono in diverse tradizioni gastronomiche.

Nell’entroterra abbiamo una predominanza di prodotti come funghi, olive e tartufi: non dimentichiamo che nella zona d’Acqualagna, in provincia di Pesaro-Urbino, passa un terzo della produzione italiana di tartufi, grazie al fatto che nel corso di tutto l’anno vi sono raccolte di tartufi di varie qualità (bianchi, neri, marzuoli ed estivi). Con le olive si prepara la celeberrima oliva all’ascolana, che è DOP, farcita con formaggio, carne tritata (o pesce) e uova. E, naturalmente, dalle olive si ottiene l’olio.
le olive ascolane
Per quel che riguarda le carni, sottolineiamo la presenza di una razza bovina simile alla Chianina con la quale si preparano dei filetti con prosciutto e funghi come anche la braciola di Urbino, vale a dire un rotolo farcito e brasato con il vino bianco. Tipico di Fabriano (Ancona) – nota per la carta – è il salame che si ricava dal maiale nero; sempre a Fabriano ci sono i prosciutti affumicati. Anche nel Montefeltro troviamo dei prosciutti di qualità. Altri insaccati tipici sono il ciauscolo (salsiccia del maceratese, insaporita con aglio) e la coppa marchigiana, aromatizzata con mandorle e scorza d’arancia.

sabato 23 novembre 2013

Vieni a scoprire l’ “anice” delle Marche!!

Quale prodotto tipico marchigiano da fine pasto, se non un liquore all’anice? Due sono le tipiche bevande, il Varnelli e l’Anisetta Meletti

Il primo è un Mistrà, una bevanda alcolica secca, di gradazione intorno ai 45 gradi, creata dalla distillazione di alcol con anice e zucchero. Girolamo Varnelli, perfezionò la ricetta e creò l’anice secco speciale, tipico prodotto marchigiano. Inizialmente l’erborista voleva creare un decotto contro la malaria per i pastori trasumanti in Maremma. Successivamente, visto il sapore amabile e non particolarmente dolce dell’infuso, viene prodotto in larga scala e diventa il dopo pasto marchigiano per eccellenza.
Dal 1868 la Distilleria Varnelli impresa familiare, ai piedi dei Monti Sibillini, produce e vende liquori affermandosi con un prodotto unico e inimitabile: il Varnelli.



Se invece gradite un sapore più dolce l’anisetta Meletti fa al caso vostro.

venerdì 15 novembre 2013

Giacomo Leopardi, a due passi dall'Hotel il Brigantino, a Porto Recanati

La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio dell'erba; e reca in mano
Un mazzolin di rose e di viole.

E' cosi che si apre una delle poesie più conosciute di Leopardi “Il Sabato del Villaggio”.
fine settimana a recanati per visitare la mostraIl grande poeta che nacque a Recanati nel 1798, fu ispirato in molte delle sue liriche da questa graziosa cittadina delle Marche. Come appunto il colle dell’infinito, il Monte Tabor questo colle che si affaccia verso sud, dove si può ammirare un incantevole panorama, nelle giornate con poca foschia si riescono a vedere molto bene le cime innevate dei monti Sibillini. O la Piazzuola del Sabato del Villaggio, chiusa al lato settentrionale dal Palazzo Leopardi ed è anche delimitata dalla Chiesa di Santa Maria di Montemorello, di fronte a questo si trova la casa ove abitava Silvia (Teresa Fattorini), figlia di Giuseppe, cocchiere del Conte Monaldo; a sinistra si vede una casa più bassa, nel cui pian terreno la madre di lei teneva il telaio. Qui la fanciulla lieta e pensosa, si sedeva e cantava attirando il Poeta che lasciando gli studi porgeva l’orecchio.



lunedì 4 novembre 2013

Un gioiello di ... Tartufo!

L’autunno nelle Marche è “sinonimo di  tartufo”, imperdibile quindi per chi si trovasse a passare da queste parti  recarsi alla fiera nazionale del Tartufo bianco ad Acqualagna (PU), nell’ultimo week end di Ottobre.
Questo tubero profumatissimo ha ricevuto nella storia i nomi più vari: “cibo degli dei”, “diamante nero”,”fungo di Afrodite”, “re della tavola”, “Mozart dei funghi”, ma il tartufo non è propriamente un fungo, o meglio è un fungo ipogeo micorrizico, il quale nasce e vive in simbiosi con le radici di alberi superiori.



Esso  è conosciuto fin da epoche antichissime .I popoli latini attribuivano grandi doti afrodisiache, credendo che Giove li facesse produrre scagliando fulmini alle basi delle querce dove poi venivano rinvenuti.

La raccolta del tartufo avviene in modo particolare, vengono utilizzati dei cani opportunamente addestrati alla ricerca. L`odore è molto potente ed è gradito ad animali quali cinghiali, maiali e volpi. Proprio il maiale fu usato come primo animale per la ricerca dei tartufi, ma fermarlo dal divorarli una volta trovati era un`impresa. Il migliore amico dell`uomo, il cane, è venuto in soccorso come sempre adattandosi a questa nuova impresa.

Se siete quindi amanti del tartufo non mancate alla 48° Appuntamento con la 48ª Fiera Nazionale Tartufo bianco pregiato di Acqualagna (27 ottobre; 1-2-3-9-10 novembre). Stand lungo 4mila mq di complesso dedicati a degustazioni del prodotto e cooking show!!
E non perdetevi il mare d'inverno! L’offerta “Un Mare di Coccole” vi attende all’Hotel Brigantino di Porto Recanati.