domenica 9 dicembre 2012

FESTA DELLA VENUTA A LORETO

Tra la notte del 9 e del 10 Dicembre si commemora la festa della Venuta, la traslazione della Santa casa di Maria, trasportata dagli angeli in volo dalla Palestina alle Marche.
Ssecondo un'antica tradizione, oggi comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa era  La dimora  di Maria a Nazaret costituita da due parti:  una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazaret, e  una camera in muratura, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta .Secondo la tradizione, nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate "per ministero angelico", prima in Illiria (a Tersatto, nell'odierna Croazia) e poi nel territorio di Loreto (10 dicembre 1294). Oggi, in base a nuove indicazioni documentali,  si va sempre più confermando l'ipotesi secondo cui le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli, che regnava sull'Epiro (regione geografica e storica dell’Europa sudorientale che oggi combacia con parte delle Grecia)
La Casa di Nazareth è custodita in un rivestimento marmoreo , come lo scrigno accoglie la perla. Voluto da Giulio II ed ideato dal sommo architetto Donato Bramante, che nel 1509 ne approntò il disegno, fu attuato sotto la direzione di Andrea Sansovino (1513-27), di Ranieri Nerucci e di Antonio da Sangallo il Giovane. In seguito furono collocate nelle nicchie le statue delle Sibille e dei Profeti.
Il rivestimento è costituito da un basamento con ornamentazioni geometriche, da cui si diparte un ordine di colonne striate a due sezioni, con capitelli corinzi che sostengono un cornicione aggettante.
All’interno della Santa Casa si può adorare la statua della  Madonna Nera: la sua particolarità è il volto scuro,  dovuto spesso al fumo delle lampade ad olio e delle candele. In alcuni casi sono rappresentate nere a ispirazione del Cantico dei cantici dove si dice: “Bruna sono, ma bella” e più avanti, rivolgendosi alle amiche: “Non state a guardare che sono bruna perché mi ha abbronzata il sole” (1, 5-6). Ed il Sole è figura di Dio. Queste parole sono all'origine del fenomeno delle Madonne nere, che sono donne bianche ma di pelle nera
La statua originaria, risalente al XIV secolo, fu trafugata dalle truppe napoleoniche nel 1797, e poi restituita col Trattato di Tolentino e finita a Roma. Durante il periodo di esilio il culto della Vergine Lauretana nella Santa Casa di Loreto fu affidato al simulacro in legno di pioppo (identico all'originale) oggi conservato a Cannara (PG) e che attualmente rimane l'unico esemplare del periodo napoleonico, dopo l'incendio della statua originale del 1921, ad essere stato venerato nella Santa Casa. La statua originale ritornò nel Santuario con un viaggio da "Madonna pellegrina" di otto giorni, dove giunse a Loreto il 9 dicembre 1801.
Nel 1921 divampò un furioso incendio che incenerì la scultura. Venne subito rifatta per volere di Papa Pio XI utilizzando il legno di un cedro del Libano proveniente dai Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini ed eseguita e dipinta da Leopoldo Celani. Nel 1922 il papa la incoronò nella Basilica di San Pietro in Vaticano e la fece trasportare solennemente a Loreto. Fin dal secolo XVI la statua è rivestita di un caratteristico manto ingioiellato detto Dalmatica.
Per via della tradizione  lauretana, relativa al trasporto della Casa di Maria per mano degli angeli è stato proclamata la Madonna di Loreto, quale patrona dei viaggiatori in aereo.

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