martedì 11 marzo 2014

L'Abbadia di Fiastra

La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra nasce per proteggere le terre appartenute ai monaci cistercensi e da loro plasmate nel corso dei secoli e dove è ancora possibile godere di un ambiente accogliente ed armonioso, espressione di un rapporto equilibrato tra uomo e natura. a Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984, comprende 1825 ettari di terreni che circondano l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra che ancora mostrano tracce evidenti della lunga presenza e del lavoro dei monaci.
Attualmente la Riserva, che è gestita dalla Fondazione Giustiniani Bandini. a come finalità fondamentali quelle di proteggere il territorio e le sue risorse. è compreso tra i Comuni di Urbisaglia e Tolentino, nella fascia medio-collinare della Provincia di Macerata.



Abbadia di Fiastra lega il suo nome all'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra che è una delle abbazie cistercensi meglio conservate in Italia . La Chiesa abbaziale è una monumentale costruzione regolata dalle severe forme cistercensi.A fianco della chiesa è ancora oggi conservato il monastero, realizzato anch’esso secondo gli schemi cistercensi, con un bel chiostro ricostruito nel XV secolo. La chiesa è dedicata alla Vergine Maria, come è consuetudine per i cistercensi. Il chiostro è il simbolo della vita monastica. l lato a fianco alla chiesa era per la preghiera; sul lato orientale si trovava la Sala del capitolo dove ogni giorno i monaci si riunivano per leggere un capitolo della regola di San Benedetto.Il lato sud del chiostro ospitava le cucine e i refettori.Sotto al lato nord del chiostro si trova la Sala delle Oliere che originariamente era usata dai monaci per la conservazione dell'olio e dove adesso è allestita la Raccolta Archeologica Abbadia di Fiastra. Il lato sud del chiostro è attualmente occupato dal Palazzo Giustiniani Bandini, Sul lato est del chiostro, a fianco della chiesa, si apre un passaggio che conduce alle Grotte del monastero, sotterranei con temperatura costante tutto l'anno, che venivano usate dai monaci per la conservazione dei viveri. 
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lunedì 10 marzo 2014

San Claudio al Chienti, l’architettura romanica nelle Marche

Come un fedele nel suo cammino religioso nelle Marche , non può di certo tralasciare il Santuario di Loreto, un turista appassionato di architettura e di fede Cattolica non può trascurare una vista all’Abbazia di San Claudio al Chienti a Corridonia nella provincia di Macerata.
Questa chiesa isolata nella Valle del Chienti è raggiungibile attraversando un viale affiancato da 548 Cipressi che rendono ancora più suggestivo l’impatto che si prova arrivando dinanzi all’abbazia.
Collocata sulle rovine della città romana  Pausela, la città Picena , distrutta dai Goti o Longobardi nel  V secolo , la chiesa venne costruita nel secolo successivo sopra i resti della vecchia città, anche se non si hanno riferimenti ben documentati dell’anno preciso di costruzione, essa rappresenta una delle più importanti testimonianze dell’architettura Romanica nella regione Marche.


A livello architettonico risulta essere molto interessante per via della sovrapposizione di due piani di uguale dimensione, la facciata stretta da due torri angolari che non solo fungevano da passaggio tra i lati della chiesa ma anche come posto di vedetta, oggi regalano una magnifica vista della zona.Un ampio portale permette l’acceso alla chiesa inferiore, dove sopra di esso si estende un terrazzo raggiungibile con scalette esterne, che permette l’ingresso alla chiesa superiore tramite un portale romanico dove all’interno due magnifici affreschi del 1486 raffigurano San Claudio e San Rocco.
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sabato 8 marzo 2014

Incantevole e dominante, il Santuario di Loreto

Credenti o no sta di fatto che il Santuario di Loreto incanta e vigila la zona dalla sua posizione strategica, con la cupola imponente, li a far da richiamo non solo ai fedeli.
Tiene compagnia anche di notte, agli automobilisti che transitano sulla A14 all'altezza del casello, impossibile non vederla perchè oltre alla posizione ha un fascio di luce incantevole e surreale.
C'è poi chi va oltre e la studia da vicino, la esplora nei dettagli, scatta foto e rimane col naso all'insù per vedere ghirigori e scritte in latino nel suo travertino bianco.
Leggende e manoscritti riempiono pagine di storia, e se poi si entra ci si perde nella cultura dell'arte religiosa, tra battaglie, passaggi di testimone, condottieri e cavalieri per arrivare di fronte a Lei... a tu per tu con la Madonna Nera.


Infatti oltre alla bellezza architettonica, affreschi e baldacchini religiosi, il Santuario richiama i fedeli e i curiosi per la Casetta portata dagli Angeli dove risiede la Madonna Nera.
Non vi sveliamo altro, perchè le parole non riusciranno mai a descrivere ciò che gli occhi non vedono, quindi vi aspettiamo a Loreto per una visita al Santuario e alla città.
E per il vostro soggiorno nelle Marche, vi suggeriamo l'Hotel il Brigantino, a Porto Recanati. direttamente sul mare e con offerte a misura del viaggiatore, a pochi kilometri da Loreto!

mercoledì 5 marzo 2014

Feste Civitanovesi

Festa di San Giovanni – 24 Giugno
Una festa che ricorda origine pagane e riscopre l’antico lega etra la popolazione della costa e il mare in quanto probabilmente nato  come rito propiziatorio per la pesca , passò poi alla tradizione cristiana, con la celebrazione in questa giornata della Messa in riva al mare all’alba. E una festa molto sentita infatti in tantissimi alle ore 4.30 del 24/ Giugno si trovano in spiaggia ( tra 2 stabilimenti balneari noti a Civitanova ). Al termine della messa i fedeli si bagnano i piedi e il sacerdote benedice le spighe di grano.



San Marone - 16/18 AGOSTO
La festa del patrono, recuperata anche nella sua tradizione più antica che era la processione in mare con le reliquie del santo, la deposizione del serto di fiori e il corteo dei motopesca a scortare il loro protettore, è sempre molto sentita in città, soprattutto nell’ambiente marinaro. La sua immagine fu collocata sugli stendardi della città e nei sigilli degli atti pubblici. Le grazie e i miracoli, confermano la continuità di un culto garantita dalla presenza del corpo stesso del santo. Il Santo è ricordato negli Statuta stessi, come colui che (nella leggenda) affrontà un enorme drago uscito dal mare, impedendogli così di fare del male ad una giovane che si era appena convertita al cristianesimo. La processione a mare in onore di San Marone, che si svolge il 16 agosto, si può considerare una della tradizioni popolari più sentite ed anche affascinanti della città.
In passato La zona del porto e le vie circostanti si riempivano per la processione; i motopescherecci venivano addobbati di fiori e nastri e sfilavano dal porto verso il mare ove veniva deposta una corona. Dopo il rito religioso, i civitanovesi si recavano in piazza per assistere allo spettacolo dei fuochi pirotecnici. Dopo la celebrazione della santa messa, l’urna con le reliquie di San Marone è portata in precessione per alcune vie cittadine sino ad arrivare al porto, dove viene effettuato l’imbarco su pescherecci, addobbati di fiori e nastri, per dar modo ai fedeli  di gettare al largo le corone di fiori in ricordo di tutti i defunti. Festeggiamenti anche nei giorni successivi a Civitanova Alta e Porto, dove il Comune organizzerà una grande festa, oltre al tradizionale spettacolo pirotecnico.

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giovedì 23 gennaio 2014

L'Enogastronomia Marchigiana a Civitanova Marche

Civitanova Marche nasce come piccolo borgo marinaro ma negli ultimi anni si è sviluppata come un importante centro industriale nel settore calzaturiero e della lavorazione dei pellami. La città ha sia un  antico borgo medievale ricco di storia ed arte, una spiaggia ampia ed attrezzata, un mare pulito ed insignito più volte del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu, cultura e folklore molto particolari . Accanto a tutto ciò la possibilità di fare shopping negli spacci aziendali di imprese di fama internazionale; senza contare i tanti spacci aziendali che permettono uno shopping che attira gente da tutta Italia.
Civitanova Marche offre prodotti enogastronomici di alta qualità. Il territorio marchigiano ha un ambiente unico per una buona produzione di olio e vino ad esempio. Le aziende locali, nate da tradizione contadina familiare, hanno saputo mantenere ed arricchire i vitigni del territorio dando vita a ottimi vini bianchi e rossi. Molto riconosciuta è anche la cucina civitanovese le cui origini si trovano nelle sue tradizioni marinare. Ecco alcune dei piatti che noo si può non assaggiare se passate per queste zone…
Vincisgrassi
Brodetto civitanovese (Lo vrodetto de Citanò)
Chitarrine con granceola
Seppie con piselli
Tagliatelline alla portolotta
Fricandò di mare
Lo polentò co’ li furbi e l’abbiti

Anche da noi si possono assaggiare queste gustose prelibatezze! Venite a soggiornare all'Hotel Il Brigantino e non perdetevene neanche una!

sabato 18 gennaio 2014

Rivivere il Passato

Quante volte ognuno ha pensato alla macchina del tempo, poter viaggiare da un’epoca all’altra, peccato però sia solo un sogno, visto che non è possibile saltare da un periodo ad un altro ci affidiamo alle rievocazioni storiche per rivivere l’atmosfera del passato…
Molte sono le iniziative nelle Marche tra le più significative ritroviamo La Giostra della quintana ad Ascoli Piceno che dal 1955 si svolge ogni anno nella prima Domenica di Agosto.Presenti 1400 figuranti che attraversano vie  e piazze del paese ognuno rappresentando il proprio Castello con abiti e costumi dell’epoca, uno spettacolo maestoso con la disputa tra i cavalieri del Palio. Passando invece per Fermo  il giorno di Ferragosto è possibile assistere alla Cavalcata dell’Assunta, dove le dieci contrade con i propri rappresentati si sfidano in una trottata per aggiudicarsi la vittoria.
Passando per la provincia di Macerata nella prima Domenica dopo il 18 Maggio  a Camerino ritroviamo la Corsa alla spada , competizione atletica tra dieci corridori in un percorso  di 1300 metri ,rievocato da un fastoso corteo di  650 figuranti  che valorizzano il patrimonio storico culturale della città.Di notevole rilevanza a Treia  scopriamo  la Disfida del Bracciale, nella prima domenica di Agosto, una sfida tra quartieri dove ognuno di essi  rappresenta un diverso ceto sociale del tempo.
Salendo verso Ancona e precisamente a Jesi è possibile rivivere il Palio di San Floriano,

giovedì 16 gennaio 2014

Le meraviglie della Valle del Chienti.

La Valle del Chienti o anche Val di Chienti è la valle delle Marche formata dal fiume Chienti.
Seguendo il fiume Chienti, lungo il suo corso attraverso la valle si incontrano Civitanova Marche ,uno dei più noti centri balneari della costa Adriatica. Le sue spiagge, di sabbia e ghiaia, in estate si affollano di villeggianti provenienti da ogni parte d’Italia.Di seguito il monastero di Santa Maria a Pie' di Chienti nel comune di Montecosaro, L'edificio è uno degli esempi più tipici d'architettura cluniacense nelle Marche e in Italia. Essa si distingue in due piani sovrapposti, come se fosse costituita da due chiese: una, quella superiore, effettivamente riservata ai monaci;


l’altra, quella inferiore, aperta al popolo.La facciata, sobria, è esposta ad ovest, di modo che il fedele entrando sia rivolto verso l’abside, a oriente, dove sorge il sole e simbolicamente verso Cristo. Sebbene a prima vista l’abbazia quasi appaia al visitatore come una semplice chiesa rurale di modeste dimensioni, all’interno di essa si è letteralmente rapiti dalla grandiosità del complesso architettonico.
Proseguendo verso Macerata, nel territorio di Corridonia, si incontra l’Abbazia di San Claudio al Chienti.
Essa è caratterizzata da due ambienti sovrapposti e due torri cilindriche con monofore e bifore. La Chiesa inferiore, preceduta da un corpo aperto da un portale, è a pianta quadrata su quattro pilastri e nell’abside si conservano affreschi del 1468 raffiguranti San Claudio e San Rocco. Nel 1926, durante un restauro, venne scoperta sotto il pavimento davanti all’altare una mummia con i capelli lunghi fino al bacino e uno spadino di 50 cm. Si ritiene appartenga all’Imperatore Ottone III, morto nel 1002,